Di cosa si è parlato questo mese

Maggio 2025: Death Stranding 2, FBC Firebreak, Harold Halibut e tanto altro ancora.

La rassegna stampa mensile di Ludica arriva anche per posta, sotto forma di newsletter. Se preferisci riceverla via e-mail, ti serve sapere solo che si chiama Inlusio1 e ci si iscrive qui.

Critical Reflex

Che si guardi a videogiochi usciti lo scorso anno come Mouthwashing o Arctic Egg, o a titoli prossimamente in arrivo come Militsioner, Freaked Fleapit o Altered Alma, Critical Reflex sembra un publisher con una certa predilezione per esperienze di gioco poco convenzionali. Malindy Hetfeld ha intervistato la fondatrice Rita Lebedeva. (GamesIndustry.biz, 8 maggio)

Death Stranding 2

Intervistato da Silvio Mazzitelli, Hideo Kojima spiega com’è nato e cambiato nel tempo il concept di Death Stranding 2, e cosa lo ha portato a inserire Luca Marinelli nel cast del gioco. (Wired, 11 maggio)

Like A Dragon: Infinite Wealth

Poche serie videoludiche hanno una storia lunga 18 anni. Se poi ogni titolo è ambientato nel periodo in cui il gioco viene pubblicato, con lo stesso protagonista che invecchia nel tempo, allora stiamo sicuramente parlando di Yakuza. Kris Cornelisse confronta questa serie con God of War e Legend of Heroes, e si concentra in particolar modo sull’ultimo capitolo Like a Dragon: Infinite Wealth. (Skybox, 11 maggio)

Cartoon Cartoon Summer Resort

Un vecchio gioco in Flash di 25 anni fa è stato oggetto di un remake che lo rende di nuovo giocabile attraverso un qualsiasi browser, correggendo anche alcuni bug e apportando diversi miglioramenti. Wallace Truesdale ha intervistato lo sviluppatore. (Superjump, 13 maggio)

Le scene di sesso nei videogiochi

Dall’importanza del sound design all’utilizzo del motion capture, fino alla figura professionale dell’intimacy coordinator (coinvolta nello sviluppo di titoli come Baldur’s Gate 3 e Immortality), Nicole Carpenter racconta come vengono pensate e realizzate le scene di sesso nei videogiochi. (404 Media, 13 maggio)

FBC Firebreak

Remedy con FBC Firebreak ha creato un’esperienza caratterizzata da un design flessibile, dove è il gioco ad adattarsi al ritmo dei giocatori e non il contrario, come spesso accade nei titoli multiplayer. Alessandro Fillari ha intervistato il game director Mike Kayatta. (Game Developer, 14 maggio).

Harold Halibut

Alla Game Developers Conference 2025 Ole Tillmann e Onat Hekimoglu, due dei fondatori dello studio Slow Bros, hanno ripercorso tutta la storia dello sviluppo di Harold Halibut, durato più di dieci anni. Andrea Maderna la ricostruisce passo dopo passo. (Final Round, 15 maggio)

Harold Halibut (Slow Bros, 2024)

I videogiochi di wrestling

Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, i giochi di wrestling erano popolarissimi, e ce n’erano per tutti i gusti, compreso un improbabile The Simpsons Wrestling. Poi il genere è caduto nel dimenticatoio, e da Def Jam: Fight for New York del 2004 non sono praticamente più usciti titoli degni di nota, scrive Scott McCrae. (Rewinder, 15 maggio)

Fight Club

Dopo una tiepida accoglienza al cinema, il fenomeno Fight Club esplose con l’home video, e questo portò a un adattamento videoludico tardivo, a quattro anni dall’uscita del film in sala. Damien McFerran ricostruisce la genesi di un gioco che ebbe poco successo, anche perché David Fincher si oppose alla sua realizzazione, e agli sviluppatori fu impedito di inserire personaggi somiglianti a Brad Pitt ed Edward Norton. (Time Extension, 19 maggio)

La morte nei videogiochi

Una conversazione sul morire e sul rinascere nei videogiochi, tra Kaitlin Tremblay (già autrice di un bel libro su Borderlands) e Colin Cummings. Attenzione: contiene spoiler su What Remains of Edith Finch, Borderlands 2, Mass Effect 3, Brothers: A Tale of Two Sons, Red Dead Redemption II e 1000xRESIST. (Soft Rains, 20 maggio)

My Famicase Exhibition 2025

Ogni anno la galleria d’arte Meteor di Tokyo organizza My Famicase Exhibition, un’esposizione di cover di giochi immaginari per il Family Computer di Nintendo (e da qualche tempo esiste anche la game jam A Game By Its Cover, che li trasforma in giochi realmente esistenti). Luke Plunkett ha selezionato le sue preferite dell’ultima edizione. (Aftermath, 21 maggio)

Il logo Pokémon

Tutti sanno com’è fatto il logo di Pokémon, ma pochi conoscono la storia della sua realizzazione, e il nome di chi l’ha creato: il designer americano Chris Maple. Rebekah Valentine lo ha intervistato. (IGN, 21 maggio)

The Witcher 3

Tra i tanti articoli usciti per celebrare i 10 anni di The Witcher 3, è imperdibile quello dedicato alla celebre immagine di Geralt che si fa il bagno; soprattutto perché scritto da Phil Savage, editor-in-chief della rivista che maggiormente ha contribuito alla sua trasformazione in meme. (PC Gamer, 22 maggio)

Croft Manor

Esplorando il tema del videogioco come rifugio, Priscilla De Pace si concentra sul maniero di proprietà della famiglia di Lara Croft. (Link, 23 maggio)

Note

  1. Inlusio è il termine che indica l’illusione di trovarsi all’interno di un (mondo di) gioco. Sembra un nome particolarmente indicato, no? ↩︎